17 ottobre 1960 - Benedizione della chiesa
 

Presenti autorità, clero e grande folla di fedeli
Benedetta da S.E. Mons. Vescovo
la nuova chiesa di via Milano

L’affettuoso augurio del Presule all’Arciprete mons. Tirinzoni
che festeggia le sue nozze d’oro con la Chiesa

La nuova chiesa di viale Milano, dedicata alla Madonna del Rosario, è stata solennemente benedetta ieri sera da S.E. Mons. Felice Bonomini, nostro Vescovo. Il tempio, dalla struttura architettonica di stile tradizionale, leggero e luminoso, era stipato ieri sera da una folla di fedeli ivi convenuti per assistere alla solenne cerimonia. Una luce non molto intensa, ma diffusa, riflessa sui motivi architettonici e decorativi della chiesa, formava certi motivi suggestivi sulle pareti leggere e sui soffitti delle navatelle.
La cerimonia religiosa della benedizione ha avuto inizio subito dopo le ore 17, allorché il Presule è giunto innanzi al tempio accolto dai fedeli ed ossequiato dalle autorità locali. Era presente anche l’Arciprete Mons. Giovanni Tirinzoni. A lui, S. E. Mons. Vescovo ha espresso parole di affettuoso augurio. Tra le autorità erano il prefetto, l’on. Bozzetti, il comm. Melazzini, il questore, il sindaco, il ten. Col. Carolo del Distretto, il magg. Tessitore, comandante del Gruppo CC, i direttori delle banche locali comm. Tirinzoni e comm. Marchi, il progettista del tempio ing. Enrico Tirinzoni, il Clero parrocchiale al completo, oltre don Vasco Tassinari, dello Istituto Salesiano e rappresentanti di istituti e di associazioni religiose e laiche.
Dopo aver recitato la formula dinnanzi al portale della chiesa, Mons. Bonomini, in processione ha benedetto tutto intorno i muri maestri del tempio, quindi clero, autorità e fedeli vi hanno fatto lo ingresso, e raggiunto l’altare, il Vescovo ha intonato il canto delle litanie dei Santi.
Terminata la cerimonia della benedizione, egli ha pronunciato un’omelia, nella quale ha innanzitutto invitato i fedeli ad esprimere allo Altissimo un pensiero di gratitudine per il grande dono che Egli ha fatto alla popolazione di Sondrio. «Spesso – ha detto – ci dimentichiamo di ringraziare il Signore per tutte le grazie che ci elargisce. Tutto dobbiamo a Lui. Se possiamo lavorare con la mente e con le braccia è per merito suo».
«Ma sbaglieremmo – ha proseguito – se dimenticassimo di ringraziare le persone per mezzo delle quali il Signore ci offre i suoi doni: voglio fare soltanto un nome in questo momento: monsignor Arciprete, il quale ha voluto festeggiare le sue nozze d’oro con la Chiesa donando alla cittadinanza sondriese questo tempio. In quale forma esprimeremo questa gratitudine al Signore e a mons. Arciprete? Vi è una sola maniera: frequentando questo tempio non solo per il Divin Sacrificio, ma anche per la dottrina e la istruzione religiosa perché è soltanto attraverso questa che si può comprendere il significato ed il valore della Santa Messa, perché senza un’istruzione religiosa assisteremmo al Divin Sacrificio come vi assistono queste colonne e, forse, meno dignitosamente».
Sua Ecc. Mons. Bonomini ha concluso invitando paternamente i fedeli a frequentare la chiesa ed anche a recitare di frequente il Rosario: solo con questa preghiera si potrà vincere la battaglia contro il peccato.
Successivamente il canonico don Maccani, ha celebrato la S. Messa, prima celebrata in questo tempio voluto dalla popolazione sondriese e realizzato con la sua collaborazione e principalmente del Clero parrocchiale, di entri ed istituti privati.

Tratto da:
"L'Ordine" - Quotidiano della Diocesi di Como
del 19/10/1960

 
Il vescovo mons. Bonomini durante il rito di benedizione
 

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